BBK studio
FACT
CLIENTE: The Blue Bird Kitchen, Il NIDO
ARCHITETTI: STUDIO TROPICANA GmbH- Martina Palocci
COMMISSIONE DIRETTA: Trasformazione Studio, Via Angeloni 12, Varese
TIPOLOGIA: studio privato
AREA: 60 m2
COMPLETATO: Agosto 2022
CLIENTE: The Blue Bird Kitchen, Il NIDO
ARCHITETTI: STUDIO TROPICANA GmbH- Martina Palocci
COMMISSIONE DIRETTA: Trasformazione Studio, Via Angeloni 12, Varese
TIPOLOGIA: studio privato
AREA: 60 m2
COMPLETATO: Agosto 2022
ABOUT THE PROJECT
Scopo del progetto :
SITO :
CONCETTO :
L’obiettivo del nostro intervento è stata la volontà di recuperare la storia personale del luogo, secondo una specifica strategia di manutenzione e ricostruzione degli elementi fondamentali dello spazio. Il punto di partenza è stata
la persuasione che ogni spazio ha la sua storia da raccontare e il nostro obiettivo è stato quello di ripristinare un dialogo tra l’esistente e il nuovo. L’esplorando gli strati del passato abbiamo cristallizzato l’essenza dello spazio e attraverso interventi mirati, contrastando o integrando gli elementi chiave dello spazio esistente abbiamo plasmato la sua identità attuale.
STRATEGIA :
Abbiamo conservato le texture e le tracce originali dei vecchi solai a testimonianza di un processo costruttivo basato sulla stratificazione. La decisione di mantenere intatta la parete sud, con la sua spessa linea di mattoni irregolari per colore e forma, è stata in questo processo di fondamentale importanza. Allo stesso tempo, tutti gli interventi non coerenti con la storia di questo luogo e in questo senso non originali sono stati sopressi come nel caso del grande tamponamento in mattoni nuovi (parete esposta a Nord),senza valore architettonico per lo spazio. L’edificio è stato riporato al suo stato originario e rinterpretato in modo moderno, ciò che in origine era aperto per immagazzinare la paglia, è stato riconvertito in grandi vetrate.
STRATIFICARE :
Rinnovando l’involucro originale, abbiamo introdotto la contemporaneità. Rompendo con le «regole non scritte» degli edifici circostanti, abbiamo introdotto forme geometriche pure che nella loro matematica composizione offrono una nuova interpretazione del contesto dell’edificio. La grande vetrata nord è stata progettatta secondo la logica di Le corbusier del Modulor, come anche il parapetto della scala un quarto di cerchio pensato per completare la composizione geometrica. Coerentemente con le forme geometriche semplici e raffinate, gli interni sono stati realizzati con tre semplici materiali: cemento, metallo e legno
La pavimentazione in cemento è stata realizzata utilizzando solo inerti bianchi e i pannelli di tamponamento tra le travi del tetto, che sono state lasciate in legno naturale, sono stati realizzati con legno OSB verniciato di bianco. Per finire, la carpenteria, anch’essa di colore bianco, in lamiera forata permette alla luce di proiettare nuove forme geometriche al suo passaggio.
Il bianco delle finiture e la luce sono strumenti architettonici in grado di definire e amplificare lo spazio interno.
Il nuovo si integra in modo discreto e graduale nello spazio esistente, rispettando la natura di questo luogo semplice e rurale.
La semplicità è negli occhi di chi guarda. BBK è la semplicità che stupisce in un contesto urbano, spesso caratterizzato come «architettura veloce». Ci piace pensare che un intervento consapevole sulla storia del luogo e del suo spazio, grazie all'attenzione per i dettagli , la composizione geometrica e a un uso studiato dei materiali possa essere il punto di partenza per un processo di riqualificazione della tradizione recente. Partendo dall'idea che spesso le cose più semplici sono le più profonde e inaspettate, per questo sono senza tempo..
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Lo stato di fatto è quello di aprile 2020: BBK (Blue Bird Kitchen) è un rudere abbandonato, un vecchio finenile rattoppato nel corso del tempo che è rimasto incastrato tra le case vicine. Misura 3,5 m per 15 m, è definito da una capriata sul lato più lungo ed è illuminato solo dalle dalle piccole finestre sulla facciate Nord, Est e Ovest. La facciata Sud è cieca.
La raccolta di immagini mostra il suo stato originale. Identificare la sua natura originale è stato il primo passo per ripulire lo spazio da tutti gli interventi architettonici in evidente contrasto con la natura originaria dello spazio.
45°49´48´´00 N – 08°49´22´´80 E
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Lo studio per Blue Bird Kitchen si trova a Varese è una città con una popolazione di circa 80.000 abitanti, conosciuta come
«città giardino» grazie all’ampia presenza di parchi naturali che circondano l’area. La natura, l’onestà dell`architettura e la semplicità sono stati le linea guida del progetto.
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Immagine del modello: esplorare l’intricata relazione tra l’ambiente circostante e gli spazi interni attraverso la realizzazione di modelli fisici.
Il modello è uno strumento per studiare e valorizzare l’identità dello spazio ricercando l’armonia con il contesto.
La grande finestra tonda cattura l’attenzione: l’interno si proietta verso l’esterno che entra naturalmente a far parte della vita domestica.
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Tornando alle origini, la foto ritrae un deposito di paglia, una struttura iconica che si trova comunemente nelle zone rurali, come nell’area dove si trova lo studio Blue Bird Kitchen.Questi magazzini erano progettati tradizionalmente con una forte enfasi sulla
funzionalità, impiegando solo gli elementi essenziali per la costruzione. Incarnano l’essenza della semplicità e della praticità che caratterizza l’architettura rurale, un aspetto che è stato fondamentale per definire i materiali del nuovo intervento.
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Il diagramma illustra il concetto architettonico del progetto, evidenziando due obiettivi chiave:
massimizzare le aperture per consentire l’ingresso di luce naturale e ripristinare la struttura originale dello spazio. Insieme, queste strategie, non solo danno priorità all’integrazione della luce naturale, ma enfatizzano anche la conservazione e la riqualificazione degli elementi architettonici originali dello spazio, dando vita a una miscela armoniosa di funzionalità, estetica e valore storico.
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Il primo obiettivo si è focalizzato sulla massimizzazione delle aperture, come finestre, porte o lucernari per facilitare l´ingresso della luce naturale. Questo approccio mira a riempire lo spazio di luce naturale, migliorando l’atmosfera e creando un ambiente piacevole. Il secondo obiettivo consiste nel ripristinare la struttura originale dello spazio. Questo comporta la conservazione e la rivitalizzazione degli elementi architettonici esistenti, come travi, colonne o muri, per mantenere l’autenticità e il carattere dello spazio.
Ripristinando la struttura originale, il progetto onora il significato storico e le caratteristiche uniche dello spazio, ridando il giusto valore al fienile del cortile.
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Il diagramma assonometrico fornisce una rappresentazione visiva dei diversi livelli e delle caratteristiche dello spazio.
Legenda: 1.Ingresso principale Piano terra: Serve come punto di accesso principale per i visitatori;
2.Primo piano con grandi vetrate: le aperture, come già accennato, contribuiscono in modo significativo al carattere complessivo dell’edificio, consentendo oltre all’ingresso di un’ampia luce naturale anche viste suggestive sul contesto circostante;
3.Livello del mezzanino: designato come area studio, è posizionato al centro dello spazio e funge da punto focale. Contribuisce all’organizzazione simmetrica dello spazio dello spazio complessivo, aggiungendo equilibrio visivo e funzionalità.
© Photographs: Mikael Olsson
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Entrando nello studio al piano terra, i visitatori sono accolti da un interno bianco che emana un senso di apertura e luminosità.
Ad attirare l’attenzione è la scala posizionata sotto l’ampia finestra di circa 4m, integrata nella struttura originale del fienile.
Questo posizionamento strategico permette alla luce naturale di entrare a cascata dal piano superiore, infondendo a tutto lo studio una luce calda, invitante e ben distribuita.
© Photographs: Mikael Olsson
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Per amplificare la luce, entrambe le scale dello studio sono costruite in metallo dipinto di bianco. Questa scelta intenzionale ha uno scopo estetico e funzionale. Le proprietà riflettenti del metallo della scala di ingresso e le permeabilità della lamiera forata lavorano insieme per creare un accattivante gioco di luci. La luce naturale, interagendo con le superfici, rimbalza e scende a cascata verso il basso, illuminando efficacemente sia il piano terra che il primo piano dello studio. Questa meticolosa attenzione alla progettazione
della luce favorisce un armonioso gioco di luci tra il piano superiore e quello inferiore, amplifica lo spazio in modo generoso.
© Photographs: Mikael Olsson
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Nonostante lo studio sia un unico ambiente è stato possibile creare due aree distinte. Il soppalco al centro, destinato ad area di studio e ricerca, divide lo spazio in modo simmetrico. In questa foto, l’attenzione è rivolta al lato della cucina illuminata da una finestra a tutta altezza che segue gli stessi principi geometrici della finestra principale, realizzata sul lato nord.
© Photographs: Mikael Olsson
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Sul lato opposto della cucina, la grande finestra rotonda cattura l’attenzione anche dall’interno.
Questa finestra oltre ad offrire un’ampia vista panoramica sulla campagna circostante è stata progettata con le proporzioni precise di una chaise lounge. La fusione perfetta tra funzionalità e design esemplifica l’approccio armonioso adottato in tutto il progetto, dove gli elementi pratici sono considerati meticolosamente. Il design accurato crea una sinergia perfetta tra l’interno e l’esterno.
© Photographs: Mikael Olsson
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Dalla strada laterale, l’attenzione viene immediatamente catturata dalla grande finestra che inonda l’intero spazio di luce naturale.
L’ampia vetrata a nord non solo illumina l’interno, ma offre anche uno sguardo suggestivo sugli interni. Questa è stata progetta secondo le regole di Le Corbusier, nel rispetto delle proporzioni e della matematica del Modulor.
© Fotografie: Mikael Olsson
© Photographs: Mikael Olsson
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Foto dello studio dal cortile. Con vista sui campi di Varese, l’elemento di spicco è la grande finestra rotonda che si distingue naturalmente dall’ambiente circostante. Simile a un grande “Oblo”, questa finestra misura circa 2m di diametro ed è il segno distintivo dello studio. Le sue dimensioni generose e la sua forma pura creano un punto focale sullo spazio urbano del cortile
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© Photographs: Piotr Hraptovich